lunedì 21 maggio 2012

AL RISTORANTE - LE FAMILY SECTION

La segregazione tra uomini e donne in Arabia Saudita e’ sempre imposta, anche a tavola. Le donne che vogliono mangiare o consumare qualcosa nei caffe’ possono farlo solo in un’area dedicata alle famiglie, la Family Section, se c’e’, altrimenti ciccia, non bevi e non mangi!

Ho potuto notare che il rigore di questa regola e’ diverso a seconda dell’area, come al solito dove siamo noi sono mediamente rigidi, in altre zone (tipo la mitica Jeddah) so che sono piu’ morbidi ed in altre ancora (Ha’il!!!!) ho sperimentato che sono intransigenti, con tanto di incazzatura conseguente.

Qui quasi tutti i ristoranti e i caffe’ (tipo Starbucks, ma che trovi solo nei centri commerciali) hanno una sezione dedicata alle famiglie o alle signore sole, che certe volte e’ persino piu’ grande di quella per i maschi singoli. Normalmente la family section di un ristorante e’ organizzata a cubicoli, attorno ad ogni tavolo ci sono delle tende o dei separe’ che impediscono a chiunque di vedere oltre. Questo permette alle donne arabe che normalmente coprono il viso di potersi scoprire e mangiare, senza dover fare le acrobazie per infilarsi la forchetta sotto la maschera.

Separe' per Family Section



Interno del cubicolo nella Family Section

Ma mica sempre si trovano queste aree! Durante il nostro viaggio nel nord dell’Arabia Saudita abbiamo fatto una tappa nella cittadina di Ha’il, una frustrante tappa, per me povera donna. Si tratta di una cittadina molto chiusa, dove non c’e’ neanche un occidentale, dove nessuno parla l’inglese (abbiamo chiesto delle informazioni all’ufficio postale e non capendoci ci hanno mandato in un negozio di traslochi gestito da un filippino con il quale abbiamo potuto comunicare usando piu’ di 10 parole in inglese) e dove le donne non sono considerate in alcun modo. Pochissime donne erano in giro per il souq e nessuna aveva il volto scoperto (come invece da queste parti capita sempre piu’ spesso).

Si fa ora di cena, seguiamo la Lonely Planet e andiamo in un bel ristorante arabo, consigliatissimo anche dai locali, un bel posto dove sia il cibo che l’arredo sono autenticamente arabi...peccato che non hanno la family section, quindi giriamo i tacchi e andiamo.
Secondo ristorante segnalato dalla Lonely Planet: leggo che non ha una vera e propria sezione per famiglie ma che possono servire dell’ottimo cibo libanese alle donne, in un locale nell’adiacente hotel. M entra, io aspetto fuori come i cagnolini, e la risposta e’ stata No!, con tanto di espressione un po’ schifata. Io gia’ inizio a dare in escandescenza...
In giro non ci sono molti ristoranti, e’ evidente che non si tratta di una cittadina molto vivace, giriamo intorno, chiediamo al pakistano dove la mattina avevamo comprato la colazione araba (buonissima! Peccato che anche quella l’avevo dovuta mangiare in macchina...) ma non ne caviamo molto.
Finalmente, dopo un’ora e mezza approdiamo in una zona periferica, dove oltre ai soliti schifidi locali fast food (qui ne vanno pazzi, per loro e’ l’alternativa esotica alla kabsa), troviamo un ristorante indiano che finalmente ha la family section! Ingresso separato, lungo corridoio con le solite tende zozze, solite luci al neon. Insomma fa schifo, ma la fame e’ brutta e alternative non ce ne sono.

Questa e’ stata un’esperienza davvero umiliante, fino ad ora l’unica cosi, di quelle che ti fanno incacchiare...meno male pero’ che non tutta l’Arabia Saudita e’ cosi’! Perche’ l’essere donna qui non ha solo svantaggi...ne sono convinta.

Nota di servizio: chiudo per qualche settimana, torno nel vecchio continente a prendere un po’ di fresco!

اَلسَّلامُ عَلَيْكُمْ









martedì 15 maggio 2012

UN POMERIGGIO SULLA CORNICHE: SAUDI HAWKS E LA FAUNA LOCALE

al-Khobar, Saudi Hawks e spettatori sulla Corniche


In occasione di un Festival Nazionale della Scienza e Tecnologia
(non fatevi ingannare dal nome altisonante... qui i titoloni si sprecano anche per cosette di quartiere), abbiamo assistito allo show dei Saudi Hawks, la pattuglia acrobatica saudita, sulla Corniche. E' stata una bella occasione per stare in mezzo alla fauna locale, della quale riporto qualche fotina.

Innanzitutto la Corniche: e’ il lungomare, dove per lunghi tratti tra la strada e il mare ci sono delle aree verdi dove i sauditi amano fermarsi con le proprie famiglie, di solito nel week end o nel tardo pomeriggio. Sopra le ampie stuoie bevono gawa (il meraviglioso caffe’ arabo aromatizzato al cardamomo) e datteri, insomma non molto diverso dai nostri pic-nic.


 





Oltre alle famiglie sul praticello, era stata allestita una zona un po' piu' confortevole per assistere allo show.





E questo era lo spettacolo della pattuglia acrobatica (carino, ma niente a che vedere con le nostre mitiche Frecce Tricolori!!)




E’ stata un’ottima occasione per fare qualche foto, per documentare com’e’ lo scenario che vediamo qui ogni giorno, ma che per molti e’ sconosciuto.

Come sempre, non sono di molte parole: le foto chiacchierano piu’ di me.



ماشاء ألله


 

venerdì 11 maggio 2012

AL SUPERMERCATO - BREAD CRUMBS

كيف حالكم؟come state??

Io stavo meglio prima di vedere questo:

Se dico Bread crumbs (briciole di pane, pangrattato) io penso a "Briciole di pane, pangrattato", cioe' normale pane, seccato e grattuggiato.
Quindi compro Bread Crumbs:


leggo l'etichetta degli ingredienti e mi viene un colpo:



Molti alimenti che vendono qui, sarebbero improponibili in Italia, per gli ingredienti vomitevoli e insani con i quali vengono prodotti!
Al supermercato, ogni volta che guardo un'etichetta, tolgo qualcosa dal carrello e decido di autoprodurre! Gia' devo far da me i biscotti e gli hamburger (che a me piace chiamare Svizzere), visto che quelli che vendono sono un tripudio di gassi idrogenati e altre schifezze, dovro' iniziare anche a fare il pangrattato...

lunedì 7 maggio 2012

MA COSA C'E' SOTTO L'ABAYA??

Guardare le vetrine dei negozi di abbigliamento femminile in Saudi, spiega un sacco di cose della loro cultura e abitudini.
Le vetrine sono piene di vestiti succinti, colorati e spesso anche pacchiani, tipo Barbie Mille e una Notte. Ma perchè allora in giro si vedono solo dei manichini silenziosi che camminano completamente coperti di nero? come queste:



Le donne saudite sono autorizzate a mostrarsi scoperte solo ad altre donne o ai membri stretti della famiglia. Uno zio è considerato membro stretto, un cugino no, anche perchè spesso un cugino diventa marito. Nelle occasioni nelle quali possono mostrarsi sono tutt'altro che sciatte, ma anzi sono curatissime e firmatissime. La scelta è ampissima, molti sono i negozi di vestiti da sera tipo principessa, che loro mettono in occasione dei matrimoni (come ho già detto qui, in quelle feste le ragazze nubili si giocano il futuro, visto che vengono scelte da altre madri per sposare i loro figli).


Ci sono anche versioni più semplici degli abiti in stile arabeggiante, magari per occasioni diverse.



















Oltre a questi ci sono tutte le marche internazionali alle quali siamo abituati: non metto le foto delle vetrine di Zara o H&M, ma queste sono carine: abiti molto sbracciati e attillati, ma le foto di sfondo hanno i visi oscurati!! Ecco un altro esempio di censura e contraddizione..







Tanto, alla fine della fiera, qualsiasi cosa queste donne decidano di indossare, dovranno coprirlo con una bella abaya:



Alla prossima!

venerdì 4 maggio 2012

IL MAIALE

Sono più di due settimane che non scrivo un post..è che mi sono fatta distrarre dalle tipiche attività da expat wife!
Comunque eccomi qua, oggi voglio parlarvi del MAIALE.

Sapete che ogni tanto (diciamo spesso, quasi tutti i week-end) andiamo in Bahrain visto che lì l'atmosfera è più rilassata (nonostante quello che i giornali riportano riguardo la ribellione della maggioranza sciita contro il governo sunnita). Lo scorso fine settimana ci siamo andati anche per soddisfare una voglia culinaria: il prosciutto crudo! Per mangiarlo dobbiamo espatriare, visto che in Arabia Saudita il maiale, come alimento, è illegale. È noto che il maiale sia un cibo haram (vietato) per l'islam, ma gli stati islamici del golfo sono in generale tolleranti e ne permettono il consumo da parte di chi invece ritiene adorabile una fettina di prosciutto, purchè si rispettino alcune regole.
Tutti i paesi del golfo tranne l'Arabia Saudita, ovviamente. Chi viene beccato ad importare qui illegalmente della carne di maiale potrebbe trovarsi sul passaporto un bel timbro con scritto: Pork smuggler, cioè contrabbandiere di maiale! Anche questa ci è stata raccontata, visto che non conosciamo direttamente dei casi, ma ormai non ci stupiamo più di niente!!

Negli altri paesi del golfo appunto, il consumo della carne di maiale è permesso, a condizione che venga confinato in appositi spazi, ben segnalato e con tutte le precauzioni per non contaminare altri cibi, neanche fosse uranio impoverito. Nei ristoranti che lo cucinano (mica tutti), nel menù viene segnalato a caratteri cubitali se un piatto contiene pork, così come nei buffet delle colazioni negli hotel al maiale viene riservato un angolo ben evidenziato, a beneficio di chi non vuole avvicinarcisi. Nei supermercati il maiale viene venduto in reparti dedicati, un pò chiusi e segnalati con cartelli come questi:


Ma niente di tutto cio' in Saudi e per una fettina di bacon ci tocca espatriare!