domenica 1 febbraio 2015

IN AUTO IN GIRO PER IL GOLFO



Siamo reduci da tre weekend in fila di gite a Doha (Qatar), Abu Dhabi e Dubai (Emirati). Si' perche' val la pena ricordare che Saudi Arabia e' uno stato diverso (molto) dagli Emirati!
C'e' chi non ci va neanche in aereo e noi, dopo un colpo di sole, abbiamo deciso di andarci in macchina. Sono vasche lunghe ma fatte due considerazioni, dopo anni di voli su e giu', questa volta abbiamo optato per l'auto.


L'occasione: a Gennaio inizia il PGA Golf Championship con tre tappe nel Middle East. E noi che il golf ci piace ma lo giochiamo miserabilmente, quasi ogni anno facciamo una capatina al tour, anche per approfittare di fare una gita.

Auto o volo?: dopo anni di voli, quest'anno abbiamo deciso di farli in auto, dopo che a Giugno, a causa della chiusura della Causeway per il Bahrain abbiamo perso il volo (leggi qui), abbiamo raggiunto Dubai e Abu Dhabi per la prima volta in auto (il Qatar in auto invece l'avevamo fatto gia' diverse volte).
I km sono tanti, ma a parte l'incognita del border, il tempo di percorrenza e' quello, senza possibili ritardi (il traffico non e' un problema nelle strade in mezzo al deserto!). Mettici poi che la benzina cosa 10 centesimi al litro, farsi piu' di 2000km in un weekend non e' un problema!
Ti risparmi poi lo stress della causeway per raggiungere l'aeroporto con l'ansia di perdere il volo, la massima mobilita' a destinazione e la possibilità di comprare quello che vuoi che tanto non fa bagaglio! Sembra una scemenza, ma quando vivi in un posto dove mancano o scarseggiano cose fondamentali come l'acqua gasata, il gorgonzola e la farina di grano duro, un gran bagagliaio diventa un plus!

La strada: da Khobar si puo' prendere la nuova strada parallela alla costa fino ad Uqair, poi bisogna deviare verso Hofuf e tornare verso sud in direzione dei borders con Qatar e Emirati. Al confine col Qatar si arriva in 2h30', mentre ci vuole un'altra ora per arrivare a quello con gli Emirati. In Qatar basta un'ora dal confine a Doha, mentre negli Emirati dal confine ad Abu Dhabi (che e' la prima citta' decente) e' un vascone di 4 ore.

Qatar: ho gia' scritto di gite in Qatar (qui) e avevamo gia' visto praticamente tutto. Questa volta pero' abbiamo aggiunto una tappa al Fort Al Zubarah.  La' vicino ci sono i resti di un villaggio che nel 19esimo secolo era un crocevia dei commerci nel golfo. Il forte e' stato invece costruito nel 1938 come stazione della Guardia Costiera. Il luogo e' stato di recente dichiarato patrimonio dell'Unesco.


Al Zubarah Fort, porta d'ingresso


Al Zubarah Fort all'interno


Devo dire che dopo questo, qualche sospetto sui meccanismi dell'Unesco mi e' venuto...

Abu Dhabi: non mi piace. Che devo dire, la trovo triste. Niente a che vedere con Dubai. Forse bisogna conoscerla meglio, con i consigli di chi ci vive, per scoprire qualche angolo interessante. Avevo letto dell'Heritage Village e ci siamo andati: un piccolo villaggio costituito da case finte intorno a vicoli finti che vendono souvenirs finti. I turisti erano veri, quelli che vengono sbarcati per due ore dalle navi da crociera così possono dire di aver visto Abu Dhabi. Da evitare.

Dubai ed Al Ain: con un giorno in piu' attaccato al weekend, abbiamo passato una notte ad Al Ain, citta' degli Emirati in mezzo alla quale passa il confine con l'Oman. E' una cittadina tranquilla, anche lei lontana anni luce da Dubai, ma ci e' sembrata allegra e ordinata, molto piacevole! E quantomeno ha qualche cosa da offrire dal punto di vista turistico. Innanzitutto siamo saliti su Jabel Hafeet, un monte che arriva a 1300mt (che per una zona desertica non e' male!) e che l'inizio della catena montuosa che si snoda in Oman. Dalla cima c'e' un bel panorama che spazia quasi a 360 gradi sulla pianura desertica di Al Ain.

Vista da Jabel Hafeet. Non e' una gran foto ma e' tutto quello che ho!

Ad Al Ain e' interessante anche vedere il Sheik Zayedh Palace Museum e Al Jahili Fort. Il primo e' il palazzo che fu appunto di Sheik Zayedh, colui che fondo' lo stato degli Emirati Arabi Uniti nel 1971. Il palazzo e' costituito da un'infinita' di piccole costruzioni intorno a cortili, le cui stanze classificabili in: majalis (stanza "dell'assemblea", per riunirsi) ufficiale e informale, camere da letto e cucine. Halas. Ah, in mezzo ad un cortile c'era un pozzo. E intorno una scolaresca di ragazze emiratine in gita. Carine vero?

Il pozzo all'interno del Sheik Zayedh Palace Museum
e la scolaresca d ragazze emiratine!

Palace Museum esterno
Un cortile all'interno del Palace Museum


Al Jahili Fort e' uno dei molti forti di costruzione portoghese datati attorno al 1500 che si possono trovare nelle zone costiere dei paesi del golfo. Il forte e' completamente vuoto e si visita in 5 minuti, ma il contrasto del color sabbia della costruzione e il blu del cielo di gennaio crea un bello scenario per le foto.





Finito con Al Ain si gira in direzione Dubai. Ci siamo stati diverse volte (leggi qui) ma e' un posto che stupisce sempre. E' una citta' incredibile, c'e' tutto e il contrario di tutto, il lusso piu' sfrenato e la povertà assoluta. Solo a Dubai vedi un Porsche Cayenne e ti sembra una macchina da barboni, perche' di fianco sono parcheggiate Lotus e altre auto da 300k euro di cui non so neanche la marca. Grattacieli con appartamenti così lussuosi ed esclusivi che oltre all'helipad sul tetto, hanno anche l'ufficio immigrazione privato, spiego: se tu sei un ricco megamiliardario russo che arriva nel suo pied-à-terre da 500mq a Dubai per il weekend con il suo elicottero privato, come fai a fare il controllo passaporti senza dover atterrare in un aeroporto commerciale?? Semplice, saranno gli impiegati dell'Immigration Office che vengono da te e ti aspettano quando scendi dal tuo elicottero, mica che ti si sporcano le ciabattine con la suola di platino....(Guardate questo video qui della BBC su YouTube su Dubai, roba da non credere...)
E a Dubai poi ci sono un casino di italiani, molti anche amici nostri, a qui abbiamo fatto visita in questi giorni, il che ha reso ancora piu' bello il nostro weekend.

Ma la nota sui turisti italiani all'estero non può mancare: che li vedi al mall o sul campo da golf, i mambos li vedi lontano un miglio.

Caratteristiche tipiche:
- l'italiano e' sempre overdressed: che ci siano 28 gradi poco importa, se e' gennaio, vuol dire che e' inverno, quindi io esco col maglioncino, sulle spalle o annodato in vita.
- l'italiana di mezza eta' non molla lo status simbol neanche all'estero: le becchi subito che sono italiane per il capello a media lunghezza liscio e biondo miele, borsa Louis Vuitton, pantalone a vita alta (possibilmente infilato tra le chiappe) e corto alla caviglia per mostrare bene la scarpa Hogan.

I tre weekend sono finiti, bella avventura anche stavolta. Ci siamo un po' stancati, ma sappiamo quanto siamo fortunati a poterlo fare.

12 commenti:

Roberta Gamberettarossa ha detto...

smettila ti odio come faccio a venire lààààà

Unknown ha detto...

e i Saudi cosa dicono del nuovo sovrano?

Saudia ha detto...

dai Roberta, prediligi parole d'amore! Saudi e' un casino ma Qatar e UAE ammettono chiunque!

Sergio, qui del re si parla sempre bene! A parte tutto, si e' appena insediato e ha cambiato tutti i ministri e capi vari, di piu' non so! Vedremo, inshallah.

Umberto ha detto...

... benritrovata .... prima o poi ero sicuro avresti fatto un'altra interessante recensione. Spero tutto bene, saluti

Saudia ha detto...

Ciao Umberto! Grazie mille, sempre gentile..
Spero tutto bene anche tu ;-)

Phil ha detto...


Ciao Saudia volevo chiedere quali sono le nazionalità più presenti nel regno?E' vero che si sono tanti americani e africani?

Saudia ha detto...

Ciao Phil! Stavo per risponderti in base al mio occhio statistico ma poi ho trovato questo link http://en.m.wikipedia.org/wiki/Foreign_workers_in_Saudi_Arabia molto più preciso! Comunque non mi ero sbagliata di molto!
Tra i westerners gli americani e inglesi sono la maggior parte, gli italiani non sono moltissimi ma in numero sempre crescente negli ultimi anni.
Ciao!

Phil ha detto...


Grazie Saudia. Ho visto che il Re Salman ha regalato alla popolazione 18 miliardi. Questo si che è un grande..

Saudia ha detto...

Si, in segno di commemorazione hanno dato un doppio stupendio extra a tutti i saudi nationals.

Simona ha detto...

Fantastico questo viaggio in macchina, ti invidio un po'.
Dubai per ora l'ho vista solo dall'aereo, mi attira e mi disturba allo stesso tempo. Sicuramente è un città che vedrò prima o poi.

Phil ha detto...


Ho letto che gli arabi non si fermano e vogliono costruire il più grande hotel del mondo a La Mecca.

Saudia ha detto...

@Ciccola: Dubai e' "troppo" sotto tanti punti di vista, ma merita sicuramente di essere vista!
@Phil: si, 10.000 camere... peccato che essendo a Mecca non potremo mai vederlo dal vivo. Phil, mi manderesti un messaggio privato? la mia mail e' camelcrossingksa @ g mail. com (metto un po' di spazi per limitare l'infinita' di spam che mi invade...) grazie mille ciao!